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Landa Assetata

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                                        L A N D A     A S S E T A T A

 

                                     Spunta l'alba sulla assetata landa

                                           ciò che rimane e' silenzio,

                                 eco che si avviluppa nell'amara nebbia.

                                 Tutto dietro è reciso:passato e presente.

                               Il futuro è variegato, impreciso, precario.

                            Temo l'olocausto di errabonde e frali anime,

                                      i rimandi segnati sul diagramma

                                       sono come dodecafoniche note,

                                            sobbalzi di alternata vita.

                                          Piango per la perduta patria,

                                      piango sul sacello dell'Occidente

                                                che mi nega l'Essere,

                                         Essere:ricusato, beffato,irriso

                                                e l'antico greco cantico

                                           arretra alle Colonne d'Ercole

                                               nel soffocato rimpianto.

 

 Lorenzo Mullon - 30/08/2014 22:12:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

e pensare che oriente e occidente erano uniti nell’anima dal vento di mezzogiorno

 Gaia Ortino Moreschini - 15/08/2014 18:08:00 [ leggi altri commenti di Gaia Ortino Moreschini » ]

Stupenda questa lirica di Vittorio. Versi che affondano nel silenzio per risollevarsi attraverso l’ascolto. Tutto pare perduto. Il presente, il passato. Ciò che resta, è indefinito, confuso, avvolto da una nebbiosità che acceca anima e cuore. Pure, non proprio tutto è perduto. La memoria può infatti rendere Essenza a ogni più frale sentire.

 anna maria mossa - 14/08/2014 12:43:00 [ leggi altri commenti di anna maria mossa » ]

Il poeta in questa bellissima ci fa sentire il suo dolore profondo per l’essere umano che ha dimenticato gli antichi valori della Grecia Classica. E’ consapevole di un presente in cui l’uomo è solo, ignaro della sua sorte e che preferisce chiudere gli occhi e vivere nel buio assoluto. Il precipizio gli è davanti... Il lessico è ermetico, ma allo stesso tempo limpido, elegante ed essenziale.

 francesco innella - 13/08/2014 08:19:00 [ leggi altri commenti di francesco innella » ]

Caro Vittorio nella tua poesia il pianto per la scomparsa dell’Essere e dell’Occidente, defraudato da coloro che ci mangiano l’anima.

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