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al testo di Vittorio Orlando
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L A N D A A S S E T A T A
Spunta l'alba sulla assetata landa ciò che rimane e' silenzio, eco che si avviluppa nell'amara nebbia. Tutto dietro è reciso:passato e presente. Il futuro è variegato, impreciso, precario. Temo l'olocausto di errabonde e frali anime, i rimandi segnati sul diagramma sono come dodecafoniche note, sobbalzi di alternata vita. Piango per la perduta patria, piango sul sacello dell'Occidente che mi nega l'Essere, Essere:ricusato, beffato,irriso e l'antico greco cantico arretra alle Colonne d'Ercole nel soffocato rimpianto.
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